19 Luglio 2025
Elizabeth Erhardt
https://softsecrets.com/es-ES/articulo/inspecciones-grow-shops-en-barcelona
Un’aria di preoccupazione e indignazione avvolge il settore legale della cannabis a Barcellona. L’Associazione dell’Industria della Cannabis ha rilasciato una decisa dichiarazione in cui denuncia un’aggressiva e sproporzionata campagna di ispezioni condotta dal Comune di Barcellona, che prende di mira specificamente i grow shop, molti dei quali operano in città da oltre 25 anni.
Azioni sproporzionate e illegali
Secondo la Gilda, la Polizia Urbana, agendo su ordine comunale, ha effettuato operazioni che includono:
• Sigillatura arbitraria di prodotti.
• Apertura di verbali sanzionatori senza fondamento.
• Sequestro di prodotti completamente legali, protetti dalla legislazione spagnola ed europea (semi, attrezzature, attrezzature per la coltivazione, canapa industriale).
Ancora più grave, l’obiettivo dichiarato non è solo il controllo amministrativo, ma anche “l’avvio di procedimenti penali contro attività pienamente regolamentate e legali”. Ciò rappresenta, secondo la Gilda, “un grave attentato ai diritti di commercianti e cittadini” e crea una profonda incertezza giuridica.
Un argomento falso e offensivo
La dichiarazione respinge categoricamente l’argomentazione del Consiglio Comunale secondo cui queste attività “non contribuiscono alla ricchezza culturale o allo sviluppo economico della città”. L’Associazione classifica questa affermazione come:
1. Falsa: il settore della cannabis (industriale, orticolo e del benessere) è un comprovato motore economico, che genera occupazione stabile, innovazione e formazione da decenni a Barcellona e in tutta la Spagna.
2. Profondamente offensiva: cancella in un colpo solo il reale contributo di centinaia di lavoratori e aziende serie che operano nel rispetto della legge.
Criminalizzazione ingiustificata di un settore storico e giuridico
La Gilda sottolinea che si tratta di una “criminalizzazione ingiustificata” di una rete commerciale consolidata.
Queste attività:
• Hanno sempre operato nel rispetto della legge.
• Hanno collaborato attivamente a campagne di informazione, promuovendo buone pratiche e senso di responsabilità.
• Fanno parte del patrimonio commerciale e culturale di Barcellona.
Queste ispezioni, lungi dal fornire soluzioni, creano vulnerabilità, insicurezza e un precedente allarmante per la libertà di commercio e la sicurezza dell’intero settore.
Volontà politica basata sul pregiudizio, non sulla realtà
La dichiarazione è chiara: le azioni del Consiglio “dimostrano la volontà politica di punire il settore per pregiudizi ideologici e disinformazione”. Invece di promuovere il “serio, necessario e a lungo ricercato dibattito legislativo da tutte le parti coinvolte”, stanno optando per la persecuzione e la stigmatizzazione.
Le richieste dell’Unione: dialogo, riconoscimento e rispetto
Di fronte a questa situazione intollerabile, la Cannabis Industry Guild chiede fermamente:
1. L’apertura immediata di un canale di dialogo permanente con le amministrazioni pubbliche per sviluppare una legislazione chiara, giusta ed equa per il settore della cannabis in Spagna.
2. Il riconoscimento pubblico del valore economico, sociale e culturale che i grow shop e il settore legale della cannabis hanno apportato a Barcellona per decenni.
Barcellona: tradire la sua essenza?
La dichiarazione si conclude con una riflessione toccante: “Barcellona è storicamente una città aperta e lungimirante, che rispetta le sue minoranze culturali ed economiche. Questa offensiva contro i grow shop va contro questa tradizione”.
Il Sindacato chiarisce che non rimarrà in silenzio: “Non rimarrà in silenzio di fronte alla stigmatizzazione di centinaia di lavoratori e imprenditori e continuerà a difendere il diritto a lavorare con dignità, legalità e libertà”.