Primo arresto per il titolare di negozi di cannabis light per il decreto sicurezza, ma il giudice lo libera

13 Dicembre 2025

Redazione Giustizia

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/12/12/cannabis-light-arresto-brescia-giudice-libera-news/8226161/

La ricostruzione della difesa ha convinto il giudice, che non ha disposto alcuna misura cautelare nonostante la richiesta del pubblico ministero di imporre all’indagato l’obbligo di firma

Il titolare di due negozi di cannabis light in provincia di Brescia è stato arrestato dalla Polizia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio dopo il sequestro di 19 barattoli contenenti circa due chilogrammi di infiorescenze. L’arresto, eseguito ieri su disposizione della Procura di Brescia, è una delle prime applicazioni concrete delle norme introdotte nei mesi scorsi con il decreto sicurezza, che hanno imposto una stretta significativa sulla coltivazione e sulla commercializzazione dei prodotti noti come “cannabis light”. L’indagato era stato messo ai domiciliari.

Secondo l’accusa, le infiorescenze rinvenute nei due punti vendita sarebbero state qualificabili come “marijuana”, formula utilizzata in imputazione senza tuttavia indicare se siano state svolte analisi chimiche utili a verificarne la presenza di principi attivi con effetto drogante. Un punto ritenuto centrale dalla difesa, che sostiene che tali verifiche non siano state eseguite.

Davanti al giudice della direttissima, l’avvocato Niccolò Vecchioni, del Foro di Milano, ha depositato fatture, documenti di trasporto e certificazioni dei fornitori per dimostrare che l’attività dell’uomo, 33 anni, titolare degli store a Sirmione e Desenzano del Garda, si basa esclusivamente sull’acquisto e sulla vendita di infiorescenze prive di contenuto psicotropo, acquistate tramite canali controllati e pienamente legali. La ricostruzione della difesa ha convinto il giudice, che non ha disposto alcuna misura cautelare nonostante la richiesta del pubblico ministero di imporre all’indagato l’obbligo di firma. L’uomo è tornato libero e affronterà a marzo la prima udienza del processo.

Ai domiciliari titolare negozio cannabis light, è il primo arresto in Italia

13 Dicembre 2025

TGR Lombardia

https://www.rainews.it/tgr/lombardia/articoli/2025/12/ai-domiciliari-titolare-negozio-cannabis-light-e-il-primo-arresto-in-italia

Il titolare di due negozi di cannabis light in provincia di Brescia è stato arrestato e messo ai domiciliari con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio per “19 barattoli” che aveva nei due esercizi commerciali “contenenti” circa 2 kg di “infiorescenze di marijuana“.

Un arresto eseguito dalla Polizia e disposto dal pm di Brescia che, come spiegato dalla difesa, è effetto delle nuove norme dei mesi scorsi, previste nel decreto sicurezza, che hanno portato ad una stretta sia sulla coltivazione che sulla vendita di quella che era stata ribattezzata “cannabis legale”, ossia senza Thc, il principio attivo.

La difesa, con l’avvocato del Foro di Milano Niccolò Vecchioni, nel procedimento per direttissima a Brescia ha dimostrato, con fatture e documenti, che l’attività commerciale dell’imputato si basa sull’acquisto di quelle “infiorescenze”, che non hanno “contenuto drogante”, da fornitori regolari e certificati e, dunque, si inserisce in un contesto del tutto legale

Il giudice non ha disposto alcuna misura cautelare, mentre il pm chiedeva l’obbligo di firma e l’indagato è tornato libero in attesa della prima udienza, a marzo, del processo.

Nell’imputazione si parla di “infiorescenze di marijuana” in modo generico, senza chiarire se siano state effettuate eventuali analisi sulla presenza di principi attivi. Analisi che, a detta della difesa, non sono state fatte, ma è stato applicato il decreto sicurezza che equipara di fatto la cannabis light a quella con Thc.

“La vicenda suscita particolare allarme, perché si tratterebbe del primo arresto del titolare di un’attività commerciale che opera in piena liceità, nel rispetto della normativa civile e fiscale, con prodotti tracciati e documentati”, spiega il legale del commerciante.

Tra l’altro, nei giorni scorsi un emendamento sulla cannabis light – per renderla di fatto nuovamente legale ma con una maxi tassazione – era stato prima presentato e poi ritirato da Fratelli d’Italia alla legge di Bilancio.