25 Settembre 2025
Secondo i dati pubblicati sul Journal of the International Neuropsychological Society, gli anziani che consumano cannabis non presentano risultati diversi rispetto agli astemi nei test neuropsicologici.
Un team di ricercatori affiliati all’Università del Michigan ha valutato le prestazioni cognitive di 540 anziani (di età pari o superiore a 55 anni). Circa l’11% dei partecipanti allo studio ha riferito un consumo modesto di cannabis nei sei mesi precedenti, mentre altri hanno dichiarato di non averne fatto uso.
Le prestazioni dei soggetti sono risultate simili in cinque domini cognitivi (velocità/esecutivo, visivo, attenzione, linguaggio e memoria), indipendentemente dal fatto che avessero o meno una storia di consumo di cannabis.
“Nel complesso, i nostri risultati indicano che gli anziani che hanno riferito di aver fatto uso di cannabis nei sei mesi precedenti non hanno mostrato differenze nei risultati dei test neuropsicologici rispetto agli anziani che non hanno dichiarato di aver fatto uso recente di cannabis”, hanno concluso gli autori dello studio. “Questo modello si è rivelato valido sia negli approcci analitici tradizionali (regressioni multivariate e univariate) sia nel propensity score matching, utilizzato per bilanciare i gruppi e migliorare l’inferenza causale. …
I nostri risultati sono generalmente coerenti con i risultati delle revisioni sistematiche che concludono che l’uso di cannabis a bassa frequenza tra gli anziani è generalmente ben tollerato e non è chiaramente associato a esiti cognitivi avversi”.
Commentando i risultati dello studio, il vicedirettore di NORML, Paul Armentano, ha affermato: “Questi risultati smentiscono gli stereotipi di lunga data sullo ‘stupido fumatore’. Poiché sempre più anziani si rivolgono alla cannabis, questi risultati sono tempestivi e pertinenti e dovrebbero orientare le decisioni dei pazienti, nonché le prospettive dei loro medici e caregiver”.
I dati del sondaggio indicano che ben un anziano su cinque riferisce di consumare prodotti a base di cannabis, e la maggior parte afferma che migliora la propria qualità di vita complessiva.
Il testo completo dello studio, “Cannabis use and cognition in older adults: Preliminary performance-based neuropsychological test results and directions for future research,” appare nel Journal of the International Neuropsychological Society. UUlteriori informazioni sono disponibili nel foglio informativo NORML, ‘Marijuana Exposure and Cognitive Performance.’