30 Dicembre 2025
Un nuovo studio condotto su modelli murini e pubblicato sulla rivista Narra J ha messo in luce le promettenti proprietà dell’olio di semi di canapa nel trattamento delle ferite cutanee. I ricercatori dell’Universitas Syiah Kuala (Indonesia) hanno osservato che l’applicazione topica di olio di canapa non solo accelera la riduzione della dimensione delle ferite, ma favorisce anche processi chiave come epitelizzazione, formazione di tessuto di granulazione e vascolarizzazione.
Secondo gli autori, l’olio di semi di canapa potrebbe rappresentare una soluzione naturale ed economica da affiancare alle terapie convenzionali nella gestione delle ferite.
Olio di canapa vs antibiotici: i risultati della ricerca
Lo studio ha confrontato tre gruppi di cavie: uno trattato con olio di semi di canapa, uno con il comune antibiotico cloramfenicolo e uno con una semplice soluzione salina.
I risultati sono stati sorprendenti:
- Giorni 14 e 21: l’olio di canapa ha dimostrato una maggiore efficacia nella riduzione della ferita rispetto al cloramfenicolo.
- Epitelizzazione: entrambi i trattamenti hanno favorito la formazione di nuovo tessuto, ma l’olio ha mostrato un effetto particolarmente significativo al 14° giorno.
- Tessuto di granulazione: accelerato soprattutto al giorno 14 con l’olio, che al giorno 21 ha mostrato una struttura più avanzata e organizzata rispetto agli altri gruppi.
- Vascolarizzazione: al 21° giorno, l’olio di canapa ha favorito la formazione della rete vascolare più robusta, elemento essenziale per una guarigione ottimale.
Gli studiosi sottolineano che, sebbene in alcuni momenti i due trattamenti risultino comparabili, l’olio di semi di canapa sembra offrire un vantaggio soprattutto nelle fasi più delicate della guarigione.
Il ruolo dei composti bioattivi della canapa
L’efficacia osservata non è attribuibile a un singolo principio attivo, ma all’azione combinata dei numerosi composti presenti nei semi di canapa:
- Acidi grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6): regolano i processi infiammatori.
- Terpenoidi e flavonoidi: forti antiossidanti che riducono lo stress ossidativo e favoriscono la riparazione tissutale.
- Cannabinoidi come il CBD: effetti antinfiammatori e antimicrobici, fondamentali per prevenire infezioni e bilanciare la risposta immunitaria.
Questa sinergia, spiegano i ricercatori, permette all’olio di semi di canapa di supportare in modo efficace sia la fase infiammatoria che quella proliferativa della guarigione.
Un quadro più ampio: cannabis e salute della pelle
La ricerca indonesiana si inserisce in un filone scientifico in rapida crescita che esplora l’uso della cannabis e dei suoi derivati nel trattamento delle ferite e delle patologie cutanee.
- Una review del 2023 pubblicata su Pharmaceutics ha evidenziato i benefici dell’olio di cannabis nel ridurre lo stress ossidativo (ROS), uno dei fattori chiave che ostacolano la rigenerazione dei tessuti.
- Studi più recenti hanno dimostrato che il CBD favorisce la guarigione modulando l’espressione genica durante tutte le fasi del processo riparativo, con potenziali applicazioni anche nei cosmetici anti-age e protettivi.
- Ointment a base di CBD e CBG hanno mostrato efficacia nel trattamento dell’eczema, migliorando idratazione cutanea, riducendo prurito e arrossamenti.
- Ricerca clinica suggerisce inoltre un possibile ruolo protettivo del CBD contro i danni da raggi UV e un impiego interessante in prodotti per l’igiene orale.
Non mancano nemmeno evidenze nel settore veterinario: uno studio su cani affetti da lupus eritematoso discoide ha mostrato come un olio full-spectrum (rapporto THC:CBD 2:1) possa migliorare i sintomi dermatologici riducendo al contempo gli effetti collaterali tipici delle terapie steroidee.
L’olio di semi di canapa si conferma un rimedio naturale dalle potenzialità straordinarie, in grado di agire su più fronti grazie alla ricca composizione di acidi grassi, antiossidanti e cannabinoidi.
Se ulteriori studi clinici confermeranno questi risultati, potremmo presto assistere all’ingresso dell’olio di canapa non solo come coadiuvante nel trattamento delle ferite, ma anche come ingrediente chiave di prodotti dermatologici e cosmeceutici dedicati alla rigenerazione cutanea, alla protezione solare e al benessere generale della pelle.


