8 Agosto 2025
https://colombiaone.com/2025/07/28/colombia-legalize-cannabis-marijuana/
La Colombia è pronta a legalizzare la vendita di cannabis psicoattiva con prescrizione medica, in base a una bozza di decreto del Ministero della Giustizia che, per la prima volta, consentirebbe alle farmacie di dispensare fiori di marijuana psicoattiva ai pazienti con autorizzazione medica.
In base al decreto proposto, i colombiani potrebbero acquistare legalmente cannabis sotto forma di fiori e consumarla fumandola o vaporizzandola, presentando una prescrizione medica per condizioni come dolore cronico, disturbi del sonno o malattie che colpiscono il sistema nervoso centrale, tra cui il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla.
La decisione si basa su un decennio di liberalizzazione della marijuana. Nel 2016, il Congresso ha approvato la Legge 1787, che crea un quadro normativo per l’uso scientifico e medicinale della cannabis e ne consente l’uso di derivati con autorizzazione normativa.
Un decreto del 2021, emanato dall’allora presidente Ivan Duque, ha aperto la strada all’esportazione di fiori psicoattivi e non psicoattivi verso i mercati di Portogallo, Germania, Regno Unito, Polonia, Australia e Israele. La nuova norma aggiungerebbe la Colombia a tale elenco di beneficiari nazionali.
Il Ministero della Giustizia colombiano rilascerà licenze per la coltivazione di cannabis
In base alla bozza, la Sottodirezione per il Controllo e la Supervisione delle Sostanze Chimiche e degli Stupefacenti del Ministero della Giustizia rilascerebbe licenze per la coltivazione di cannabis psicoattiva sia per l’esportazione che per uso medico interno. I coltivatori autorizzati potrebbero vendere fiori secchi, noti localmente come “moño”, direttamente alle farmacie, senza richiedere permessi aggiuntivi, a condizione che il prodotto contenga meno dell’1% di THC – il principale composto psicoattivo della cannabis – per grammo e abbia ottenuto la registrazione sanitaria.
Il decreto estende inoltre un periodo di transizione di due anni durante il quale solo i micro, piccoli e medi produttori potranno rifornire il mercato nazionale dei medicinali, utilizzando le scorte esistenti per garantire la continuità. Successivamente, i produttori più grandi potrebbero aderire, soggetti alle stesse licenze e controlli di qualità.
“Questa iniziativa garantisce ai pazienti trattamenti alternativi sicuri e di alta qualità che possono integrare o addirittura sostituire le terapie convenzionali”, ha affermato il Ministero della Giustizia in una dichiarazione allegata alla bozza.
L’opposizione al decreto per legalizzare la cannabis in Colombia afferma che “arriva troppo tardi”
Ma non tutti sono soddisfatti. Il deputato del Partito Liberale Juan Carlos Losada, da tempo sostenitore della legalizzazione per uso adulto, ha definito il decreto “un passo positivo, ma che arriva molto tardi”. Ha osservato che la mancanza di disposizioni per l’uso ricreativo rimane un’occasione persa e ha avvertito che la regolamentazione definitiva potrebbe protrarsi per sei mesi o più, lasciando l’attuazione a una futura amministrazione e perpetuando l’incertezza per i coltivatori.
“I pazienti accoglieranno con favore l’accesso, ma dobbiamo ancora affrontare la giustizia sociale, la salute pubblica e i limiti normativi in modo più completo”, ha affermato Losada. La bozza è ora aperta al commento del pubblico e alla consultazione del settore. La Colombia esporta già cannabis medicinale in più di una dozzina di nazioni ed è elogiata per le sue condizioni di coltivazione ideali.
Questa espansione interna, affermano i sostenitori, rafforzerà un settore in forte espansione dall’inizio delle esportazioni, offrendo al contempo nuove fonti di reddito in un contesto di mutevoli normative globali.
Se finalizzato, il decreto rappresenterebbe la riforma più significativa delle leggi sulla cannabis in Colombia fino ad oggi, legalizzando per la prima volta la distribuzione interna di materiale vegetale psicoattivo e gettando le basi per un mercato della marijuana terapeutica più ampio.