19 Novembre 2025
L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti ha dichiarato che ora inizierà a perseguire “rigorosamente” le persone per semplice possesso o uso di marijuana su terreni federali, dopo che l’amministrazione Trump ha revocato le linee guida dell’era Biden che sconsigliavano di intraprendere tali azioni legali.
L’ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto del Wyoming ha dichiarato in un comunicato stampa di giovedì che il Dipartimento di Giustizia “ha revocato le precedenti linee guida relative al perseguimento del semplice possesso di marijuana” in una nota ai procuratori del 29 settembre.
“Questo avviene dopo che il presidente Biden ha graziato alcuni cittadini statunitensi e residenti permanenti legali per reati relativi al semplice possesso, al tentato possesso o all’uso di marijuana e ha ordinato al procuratore degli Stati Uniti di non perseguire tali reati”, ha affermato. “Ciò ha ridotto significativamente i procedimenti federali per reati minori legati alla marijuana”.
Sebbene Biden abbia concesso due cicli di grazia di massa per le persone che hanno commesso reati federali di possesso di cannabis durante il suo mandato – in particolare coloro che sono stati perseguiti per possesso su terreni federali durante il secondo ciclo – l’amministrazione non ha reso pubblica l’emissione di direttive di orientamento per l’azione penale, e nessuna di queste è stata precedentemente segnalata.
Per quanto riguarda l’azione di revoca del Dipartimento di Giustizia del 29 settembre a cui fa riferimento l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti, anche tale promemoria non sembra essere di dominio pubblico. Marijuana Moment ha contattato il Dipartimento di Giustizia per chiarimenti, ma un rappresentante non ha immediatamente fornito il documento o i dettagli al riguardo.
“Il possesso di marijuana rimane un reato federale negli Stati Uniti, indipendentemente dalle diverse leggi statali”, ha dichiarato il procuratore degli Stati Uniti Darin Smith nel comunicato stampa del suo ufficio. “Gli effetti dannosi delle droghe sulla nostra società sono innegabili e mi impegno a utilizzare ogni strumento di perseguimento penale disponibile per assicurare i trasgressori alle proprie responsabilità”.
“L’ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto del Wyoming rimane fermo nella sua missione di sostenere lo stato di diritto, inclusa l’applicazione delle leggi federali che proibiscono il possesso di marijuana e altre sostanze controllate”, ha affermato l’ufficio di Smith.
Sebbene permangano dubbi sui dettagli delle linee guida per l’azione penale sulla marijuana, sia quelle di Biden che quelle di Trump, il messaggio del Procuratore federale aumenta l’incertezza su come l’attuale amministrazione consideri il suo ruolo di controllo, dato che le leggi federali e statali sulla cannabis continuano a essere in conflitto.
Ad esempio, la comunicazione dell’ufficio di Smith arriva appena un giorno dopo che Trump ha firmato un importante disegno di legge di spesa che contiene disposizioni per vietare i prodotti commestibili a base di canapa contenenti THC, una mossa che, secondo gli operatori del settore, eliminerebbe il mercato emerso da quando il presidente ha firmato il Farm Bill del 2018, legalizzando la coltura durante il suo primo mandato.
Poi c’è il processo di riclassificazione della marijuana in corso, che il presidente ha dichiarato a fine agosto che sarebbe stato deciso nel giro di poche settimane.

