31 Luglio 2025
Dieter Klaus Glasmann
Il Ministro della Salute Warken vuole limitare l’accesso alla cannabis terapeutica
La nuova Ministra Federale della Salute, Nina Warken (CDU), sta pianificando misure drastiche per regolamentare la cannabis come medicinale.
Ciò include non solo il divieto di prescrizioni tramite piattaforme online, ma anche il divieto di vendita per corrispondenza di farmaci a base di cannabis.
Niente più prescrizioni di cannabis tramite telemedicina
Secondo una proposta di legge del Ministero Federale della Salute, la prescrizione di cannabis non sarà più possibile tramite servizi di telemedicina. I pazienti saranno invece tenuti a sottoporsi a una visita medica di persona presso uno studio medico. Secondo la proposta di legge, nemmeno una videoconsulenza sarà sufficiente per ottenere una prescrizione di cannabis.
Divieto pianificato di ordinare per corrispondenza farmaci a base di cannabis
Oltre a inasprire la normativa sulle prescrizioni, il disegno di legge propone anche di vietare la vendita per corrispondenza di farmaci a base di cannabis.
In futuro, i pazienti potranno ritirare i propri farmaci solo di persona in farmacia.
La motivazione addotta è che gli obblighi di informazione e consulenza completi relativi alla cannabis terapeutica possono essere adempiuti solo attraverso il contatto diretto e personale con il personale della farmacia.
Aumento delle prescrizioni private grazie alla telemedicina
La Ministra Warken giustifica i suoi piani con il significativo aumento della domanda di cannabis terapeutica dopo la depenalizzazione della cannabis ricreativa.
Secondo l’Istituto Federale per i Farmaci e i Dispositivi Medici (BfArM), le importazioni di cannabis terapeutica sono aumentate del 170% tra la prima e la seconda metà dell’anno.
Questo aumento riguarda principalmente le prescrizioni per uso privato, che sono state emesse in gran parte tramite piattaforme di telemedicina.
Il numero di prescrizioni per l’assicurazione sanitaria pubblica, al contrario, è aumentato solo del 9%. Assistenza più scadente per molti pazienti gravemente malati
Il disegno di legge ignora le esigenze di numerosi pazienti gravemente malati e con mobilità ridotta.
Per molti, l’accesso alla cannabis terapeutica è possibile solo tramite telemedicina e la consegna tramite farmacie online. L’attuazione del disegno di legge causerebbe inoltre significative lacune nell’assistenza nelle aree rurali, dove mancano infrastrutture adeguate.
Critiche: tutela del paziente anziché politica simbolica
Se la tutela del paziente fosse la priorità, si dovrebbero adottare misure mirate per contrastare l’abuso di prescrizioni di cannabis, come l’obbligo di videoconsulti e meccanismi di verifica migliorati sulle piattaforme di telemedicina.
Invece, il disegno di legge rende l’accesso più difficile in generale, anche per coloro che dipendono dalla cannabis terapeutica. La domanda chiave ora è se la resistenza politica e sociale a questa bozza sia abbastanza forte da impedirne l’attuazione nella sua forma attuale.