01 Aprile 2025
Il profilo ACCURA viene riattivato dopo la sentenza del tribunale che ha riconosciuto l’uso della pagina per discutere di cannabis medicinale, senza violare le policy della piattaforma
La Cannabis Cure Support and Research Association (ACCURA) ha vinto una causa contro Facebook ed è riuscita a riattivare il suo account Instagram dopo che una sentenza del tribunale ha riconosciuto che il profilo era stato utilizzato per discutere di cannabis terapeutica, senza violare le regole della piattaforma.
Il profilo, che conta più di 22 mila follower, è stato sospeso per quasi cinque mesi, fino al suo recupero avvenuto il 18 marzo 2025. L’azione è stata intentata dall’avvocato Clayton Medeiro presso la Corte di Giustizia di San Paolo.
Durante il periodo di sospensione, ACCURA ha affermato di aver subito ingenti perdite e ha chiesto al tribunale di confermare un’ingiunzione per riattivare il profilo. Ha inoltre chiesto un risarcimento di R$ 8.000,00 per danni morali a ciascun attore e di R$ 1.000,00 per danni materiali.
Tuttavia la richiesta di risarcimento non è stata accettata. L’avvocato Clayton Medeiros ha confermato che l’associazione presenterà ricorso contro la mancata accettazione del risarcimento danni.
Secondo Paula Zomignani, presidente di Accura, dopo quanto accaduto, l’associazione ha assunto un team di marketing per avere più strategie di comunicazione, così da evitare futuri divieti.
Profilo riattivato
Sebbene Facebook abbia il diritto di rimuovere contenuti e sospendere account che violano le sue regole, il giudice ha ritenuto che il profilo di ACCURA non promuovesse l’acquisto o la vendita di marijuana o di prodotti derivati dal THC. Il profilo è stato effettivamente utilizzato per discutere gli aspetti scientifici e medici della cannabis medicinale.
Il giudice ha inoltre sottolineato che ACCURA è un’associazione legalmente costituita. Inoltre, il giudice ha osservato che la politica di Facebook sui prodotti soggetti a restrizioni non proibisce le discussioni sulla cannabis, purché i contenuti siano rivolti a persone di età superiore ai 18 anni.
Cosa dice Facebook?
Facebook, a sua volta, ha sostenuto che la disattivazione del profilo non era arbitraria, ma il risultato di una violazione dei “Termini di utilizzo” di Instagram, che proibiscono la promozione di prodotti e servizi soggetti a restrizioni. La società ha sostenuto di aver agito conformemente alle proprie regole e ha negato di aver arrecato alcun danno morale o materiale all’associazione.
Nonostante i recenti cambiamenti nella politica sulle droghe di Meta, la società madre di Facebook, Instagram e Threads, annunciati il 27 febbraio 2025, Clayton Medeiros sottolinea che Instagram continua a bannare i profili che parlano della pianta e che non violano le linee guida della community.
“La persecuzione subita da Accura avviene ogni giorno con diversi profili che parlano della pianta sui social media.”
Nonostante i cambiamenti, Meta continua a limitare le ricerche e le interazioni relative alla cannabis sulle sue piattaforme. Termini come “marijuana” e “cannabis” continuano a mostrare avvisi che chiedono agli utenti di segnalare “vendite di droga”, frustrando i creatori di contenuti, le agenzie governative e i pazienti che cercano informazioni legittime