28 Luglio 2025
Bologna, Italia: I soggetti esposti al fumo passivo di cannabis, anche per brevi periodi, possono risultare positivi al THC in un test del follicolo pilifero, secondo i dati pubblicati sulla rivista Forensic Science International.
Un team di ricercatori italiani ha valutato la capacità dei test del capello di rilevare il THC in soggetti esposti al fumo di cannabis a flusso laterale. I partecipanti allo studio sono stati esposti al fumo passivo di una singola sigaretta di marijuana per 15 minuti in un ambiente non ventilato.
I campioni di capelli dei soggetti sono risultati positivi al THC in seguito all’esposizione passiva, con i soggetti di sesso maschile che presentavano valori di THC più elevati rispetto alle donne. Tutti i soggetti sono risultati negativi ai metaboliti del THC nelle urine.
“Il nostro studio ha dimostrato che la contaminazione dei capelli può verificarsi in vivo anche dopo brevi esposizioni singole alla cannabis, … sottolineando la necessità di un’attenta interpretazione dei risultati delle analisi del capello in tossicologia forense”, hanno concluso gli autori dello studio.
La NORML ha costantemente criticato l’uso di test per il rilevamento di droghe, come analisi del sangue, analisi dei fluidi orali, analisi delle urine e test dei capelli, sul posto di lavoro e altrove, perché non sono in grado di determinare con precisione un deterioramento del comportamento o una recente ingestione di droghe.
Testo completo dello studio, “Analysis of delta-9-tetrahydrocannabinol and cannabidiol on hair after single and repeated short in vivo passive exposures to low- and high-delta-9-THC cannabis,” si trova in Forensic Science International.