19 Dicembre 2025
Michael T Lynskey (Author), Alkyoni Athanasiou-Fragkouli (Author), Hannah Thurgur (Author), Anne Katrin Schlag (Author), David J Nutt (Author)
https://doi.org/10.1177/20503245251362491
Contesto
Ricerche emergenti suggeriscono che i cannabinoidi prescritti possono migliorare la qualità del sonno sia tra le persone con diagnosi formale di insonnia, sia tra coloro che soffrono di disturbi del sonno nel contesto di altre condizioni di salute croniche.
Obiettivo
Documentare i modelli di disturbi del sonno tra gli individui che cercano un trattamento con cannabis prescritta per condizioni di salute croniche e verificare se l’uso di cannabinoidi prescritti migliori questi problemi.
Risultati
Il 31% ha riportato una diagnosi secondaria di insonnia. L’assunzione di cannabinoidi prescritti è stata associata a un miglioramento ampio e clinicamente significativo della qualità del sonno, di ulteriori aspetti della qualità della vita e della sintomatologia specifica della condizione (p < 0,001 per tutti). Una diagnosi di insonnia è stata associata a un miglioramento significativamente maggiore della qualità del sonno (p < 0,001). Si è osservata una riduzione del 30% nella percentuale di persone che assumevano farmaci per il sonno (Z = 1,9, p < 0,05) e i miglioramenti nella qualità del sonno osservati a 3 mesi si sono mantenuti fino a 12 mesi, con miglioramenti maggiori nelle persone con insonnia.
Conclusioni
I disturbi del sonno sono comuni tra le persone che cercano un trattamento medico con cannabinoidi per altre patologie. I cannabinoidi prescritti sono associati a una riduzione di questi disturbi e a miglioramenti paralleli in altri ambiti. Data la centralità del sonno per la qualità della vita, i medici che trattano una serie di malattie croniche dovrebbero considerare i potenziali benefici dei cannabinoidi prescritti sia per il trattamento della patologia primaria sia per i potenziali benefici accessori sulla qualità del sonno.