17 Ottobre 2025
Europe, CBD, Legal, News, Regulator

Una delle principali associazioni agricole italiane ha chiesto al governo di chiarire la legalità delle attività legate alla canapa industriale – l’ultima mossa di una crescente resistenza al divieto nazionale sui fiori di canapa.
Confagricoltura (Confederazione Generale dell’Agricoltura Italiana), che rappresenta le imprese agricole di tutti i settori produttivi e regioni d’Italia, ha depositato la richiesta – ufficialmente un “Atto di Interpretazione Autentica” – al Ministero dell’Interno.
“Chiediamo chiarezza in tempi rapidi; altrimenti rischiamo di vanificare gli sforzi degli imprenditori e di creare una frattura con il resto d’Europa”, ha dichiarato Nicolò Panciera di Zoppola Gambara, presidente di Confagricoltura.
“Ogni volta che abbiamo chiesto chiarimenti, abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che il governo non intende criminalizzare la coltivazione della canapa o la filiera agroindustriale”, ha affermato Gambara, stimando che il settore dei fiori di canapa impieghi 30.000 lavoratori e generi 150 milioni di euro di entrate fiscali all’anno.
Fondata nel 1920, Confagricoltura svolge un ruolo di primo piano nella politica agricola nazionale e comunitaria, attraverso una rete di federazioni regionali e provinciali.
L’incertezza regna
L’iniziativa di Confagricoltura si concentra sull’articolo 18 del “Decreto Sicurezza” del governo, che classifica tutti i fiori di canapa e i cannabinoidi come CBD, CBG e CBN come stupefacenti, indipendentemente dal contenuto di THC.
Il provvedimento vieta di fatto la coltivazione, la vendita, la lavorazione e il possesso di fiori di canapa, offuscando la distinzione legale tra canapa industriale non psicoattiva e marijuana.
L’associazione ha avvertito che la norma, intesa a tutelare la sicurezza pubblica, ha invece creato confusione e rischi legali per oltre 3.000 aziende lungo tutta la filiera, dall’agricoltura alla produzione, dall’energia ai materiali per l’edilizia ecosostenibile.
Alla ricerca di standard
Nell’ordinamento giuridico italiano, un Atto di Interpretazione Autentica è un provvedimento parlamentare che chiarisce come applicare una legge esistente, senza riscriverla. Tali atti sono vincolanti per i tribunali, le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine.
Mentre il Parlamento emana l’atto, i ministeri possono supportare o avviare il processo. Il Ministero dell’Interno è fondamentale perché supervisiona l’applicazione della legge, comprese le leggi sulla droga, e può anche emanare direttive amministrative provvisorie.
Confagricoltura esorta il governo a utilizzare questo strumento per confermare formalmente che le attività di coltivazione di canapa industriale sono legali ed esenti dal regime degli stupefacenti, e per standardizzare i controlli al fine di garantire agli operatori certezza del diritto.
Opposizione più ampia
L’azione di Confagricoltura fa seguito a un’iniziativa congiunta degli assessori regionali all’agricoltura, riuniti sotto la guida della Confederazione Italiana dell’Agricoltura (Cia), che hanno definito il divieto “ideologico” e hanno avvertito che minaccia l’autonomia regionale e compromette lo sviluppo economico.
Funzionari regionali, produttori e gruppi di pressione stanno intentando azioni legali e facendo lobbying sia a Roma che a Bruxelles, e la Commissione Europea ha chiesto chiarimenti all’Italia.
La reazione politica ed economica continua dopo una sentenza di aprile che ha confermato il divieto governativo sui prodotti orali a base di CBD, rafforzando la classificazione di tutti gli integratori orali derivati dalla cannabis come prodotti farmaceutici. La sentenza ha citato preoccupazioni per la salute in base al “principio di precauzione”, respingendo le prove scientifiche presentate da fonti italiane e dell’UE.