10 Ottobre 2025
https://norml.org/news/2025/09/25/feds-few-banks-provide-services-to-state-licensed-cannabis-businesses/
Washington, DC: Secondo gli ultimi dati trimestrali disponibili dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, poco più di 800 istituti finanziari hanno presentato la documentazione al governo federale per fornire servizi alle aziende di cannabis autorizzate dallo Stato.
Questo totale rimane pressoché invariato rispetto al quarto trimestre del 2019, quando 789 banche e cooperative di credito hanno presentato la documentazione all’agenzia.
In totale, meno del 10% di tutti gli istituti finanziari a livello nazionale fornisce servizi alle aziende di cannabis autorizzate dallo Stato.
La legge federale scoraggia le banche e gli altri istituti finanziari dal facilitare i rapporti con le aziende legate alla cannabis, poiché la marijuana rimane classificata come sostanza controllata di Tabella I. In sette occasioni, i membri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti hanno approvato una legge (nota anche come SAFE Banking) per consentire esplicitamente a banche e altri istituti di intrattenere rapporti con le aziende di marijuana. Tuttavia, i leader del Senato non hanno mai portato questa proposta all’attenzione dell’Aula.
Lo scorso autunno, il presidente Donald Trump ha dichiarato in un post su Truth Social che, se eletto, avrebbe collaborato con il Congresso per attuare riforme a livello federale, inclusa l’approvazione del SAFE Banking. I legislatori federali devono ancora reintrodurre la legge in questa sessione.
Secondo i dati di un sondaggio compilato da Whitney Economics, oltre il 70% delle aziende di cannabis partecipanti afferma che la “mancanza di accesso al credito bancario o al capitale di investimento” è la loro sfida principale.
NORML ha ripetutamente invitato il Congresso a modificare la legislazione bancaria federale, affermando: “Nessun settore può operare in modo sicuro, trasparente o efficace senza accesso a banche o altri istituti finanziari, ed è evidente che gli attori di questo settore (in particolare le piccole imprese e le imprese di proprietà di minoranze), e i consumatori che ne beneficiano, rimarranno gravemente ostacolati senza un migliore accesso al credito e ai finanziamenti”.